Sono veramente stanco: non è giusto che gli interessi delle lobby vengano inesorabilmente prima di quelli dell’ambiente.

Sono veramente stanco: la salute e la vita di molti non possono essere barattate con il lavoro di pochi e il guadagno di pochissimi.

Sono veramente stanco di sentirmi ripetere che questa è l’unica strada possibile in nome del progresso e dello sviluppo di non si sa chi o che cosa. Non certo del bene comune o di un futuro possibile per tutti.

Sono veramente stanco di sentirmi accusato di essere catastrofista, disfattista o estremista: la mia unica colpa è che quella di essere profondamente innamorato della terra e delle persone che la abitano.

Sono veramente stanco della corruzione che distrugge, insieme all’evasione ed elusione fiscale, la nostra economia, l’economia delle belle persone.

Sono veramente stanco di vedere ripetutamente calpestati i nostri diritti per favorire gli affari di un manipolo di amici.

Sono veramente stanco delle vostre parole, di tutte le vostre menzogne: non voglio più essere preso in giro. Offendete la mia sensibilità, la mia intelligenza e, soprattutto, la mia dignità!

Sono veramente stanco della politica urlata e recitata nei talk show: perché nessuno ha più voglia di faticare camminando e condividendo il quotidiano con la sua gente?

Sono veramente stanco di vedere la nostra Costituzione strapazzata, disattesa, offesa, calpestata… È più semplice e vantaggioso modificarla che applicarla? Questo è il rispetto per i valori fondativi dell’Italia e delle persone che hanno donato la vita per promuoverli, sostenerli e difenderli?

Sono veramente stanco di sentire appelli al voto utile, utile per chi? Per mantenere privilegi e vantaggi? Per costruire il pensiero unico della finanza?

Sono veramente stanco che non venga rispettato il nostro voto – come sta avvenendo con il referendum dell’acqua – e addirittura si invitino le persone a non andare a votare, un diritto costituzionale.

Per questi e tanti altri motivi, domenica 17 andrò a votare il mio SI al referendum.