Cronache dalla zona rossa, giorno 6: 13/03/2020
Anche la Caritas di Rimini cerca di adeguarsi alle indicazioni chiudendo i servizi non operativi e chiedendo ai propri operatori di rimanere a casa.
Una Caritas a due ritmi, uno frenetico in trincea con il supporto di tantissimi volontari, uno che rallenta.
Da una parte la Cucina e il Giro Nonni, dall’altra Centro Educativo, Servizio Civile, Lazzaro, Osservatorio…
Non è mai facile chiedere ad una persona, un tuo operatore e amico, di ricorrere alle ferie in attesa di capire l’evolversi della situazione.
La risposta è stata generosa e commovente: abbiamo anche chi, in ferie, verrà a fare il volontario in un servizio diverso da quello in cui è impegnato quotidianamente!
L’altruismo, l’umanità, lo spessore, che riesce a far emergere Covid-19 fanno da contraltare alle paure, alle insicurezze, alle fragilità.
Naturalmente, come in ogni buona organizzazione, c’è chi ritiene di essere al di sopra delle parti, chi pensa di non doversi adeguare alle indicazioni di buon senso che abbiamo cercato di dare.
Dispiace perché siamo la Caritas e, più di altre organizzazioni, dovremmo essere d’esempio.
Così i 2 ritmi sui quali ci muoviamo in questi giorni non sono solo trincea e rallentamento ma anche chi si mette in gioco e chi continua a mostrare la sua miseria, la sua piccineria.
Non voglio nascondevi la mia fatica, la tristezza e lo sconforto.
In fondo la comunità è proprio questo arcobaleno di diversità, chi si rimbocca le maniche e chi resta a guardare, chi è propositivo e chi presenta solo problemi, chi sa confrontarsi con l’altro e chi rimane schiavo di sé stesso, chi semplifica e chi complica.
Conoscete anche voi persone dell’uno o dell’altro tipo, vero?
Un microscopico virus ha messo a nudo quello che siamo, strappando con forza le maschere dietro ci nascondevamo e proteggevamo.
Una cosa è certa, quando finalmente questo tempo sarà finito, saremo tutti più consapevoli non solo delle nostre potenzialità e limiti ma anche delle persone con cui abbiamo condiviso queste giornate così particolari.
Saremo chiamati a ripartire proprio lì da come ci siamo comportati e abbiamo agito in un questo periodo.
Vale la pena, allora, rinunciare alle maschere per dar spazio alla nostra umanità, e vivere meglio!
Saluti smascherati e umani, dalla zona rossa