๐—–๐—ฟ๐—ผ๐—ป๐—ฎ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฑ๐—ฎ๐—น๐—น๐—ฎ ๐˜‡๐—ผ๐—ป๐—ฎ ๐—ฟ๐—ผ๐˜€๐˜€๐—ฎ, ๐—ด๐—ถ๐—ผ๐—ฟ๐—ป๐—ผ ๐Ÿฑ๐Ÿ: ๐Ÿฎ๐Ÿ•/๐Ÿฌ๐Ÿฐ/๐Ÿฎ๐Ÿฌ๐Ÿฎ๐Ÿฌ

Quando sento i volontari andare via mi affaccio alla finestra del mio ufficio per salutarli e ringraziarli.
Sabato non รจ andata come al solito.
Sono nervoso, abbiamo un problema alla rete, non riesco ad aprire le mail.
La finestra รจ aperta, sento le voci delle volontarie, mi affaccio, saluto, ringrazio…
A questo punto vengo apostrofo “Senti Mario รจ da parecchio che volevo dirtelo: smettila di ringraziare!”
Intuendo cosa volesse dire goffamente provo a replicare che รจ importante chiedere aiuto ma che รจ altrettanto importante saper ringraziare poi, giusto per provocare, aggiungo un grazie… Che non guasta mai.
Non l’avessi mai fatto!
“Insomma come te lo devo dire che devi smetterla di dire grazie, o iniziamo a ringraziarci vicendevolmente, o non ha senso il tuo grazie.”
Rispondo semplicemente sorridendo e con un grazie.
Lei reagisce, sorridendo, e afferma “รˆ come quelli che dicono andrร  tutto bene, sbagliano! Devono dire va tutto bene! Se iniziamo a dire che va tutto bene, ed ognuno cerca di fare quello che puรฒ, non ci sarร  piรน bisogno di dire grazie e le cose inizieranno, come per magia, ad andare decisamente meglio.”
La guardo, faccio un cenno di assenso con la testa e le dico… Grazie.
Lei fa per arrabbiarsi e scoppia a ridere.
Infila il casco accende il motorino, mentre parte ci salutiamo. Io naturalmente la saluto con un grazie!
Ho riflettuto molto su quanto mi ha detto. Non sono pienamente dโ€™accordo sul grazie.
Penso a Papa Francesco quando ci invita a non avere paura delle parole: permesso, grazie, scusa. Sono parole troppo importanti, che facciamo fatica a pronunciare, e che potrebbero cambiare le nostre relazioni.
Dall’altra penso quanto sarebbe bello e rivoluzionario se tutti riuscissimo a pronunciare “Va tutto bene!”.
Va tutto bene, grazie!

Saluti colmi di va tutto bene, grazie, dalla zona rossa