Il 25 aprile è festa della liberazione dal nazi-fascismo; la vittoria della Resistenza che ha permesso la caduta delle dittatura fascista e la costruzione della democrazia con la stesura della Carta Costituzionale.
Ricordiamo il contributo degli antifascisti che pagarono con la vita la loro fede nella democrazia e la libertà: Giacomo Matteoti, Don Minzoni, Piero Gobetti, I fratelli Rosselli, Antonio Gramsci e i tanti giovani provenienti dalle file del partito popolare, del partito comunista, del partito socialista, di quello repubblicano e liberale e da giustizia e libertà.
Furono tanti quelli e quelle che seppero dare la vita per la conquista della libertà (esattamente come fanno oggi tanti giovani nel mondo arabo dallo Yemen, alla Siria , passando per l’Egitto, la Tunisia e per arrivare alla Libia).
Non fu la stessa cosa stare dalla parte dei partigiani o dalla parte dei repubblichini di Salò: gli uni combattevano contro le tirannie di Mussolini e Hitler, contro lo sterminio e le deportazioni nei campi della morte, gli altri erano gli alleati dei dittatori e difendevano un modello basato sull’eliminazione di ogni forma di dissidenza, lo sterminio dei disabili, delle minoranze etnico-culturali, l’eliminazione sistematica di zingari e ebrei.
Bisogna ricordarlo sempre a chi tenta ancora oggi di dire che erano sullo stesso piano.
Vi era chi difendeva la libertà e la dignità umana e chi sosteneva dei regimi di disumanizzazione e distruzione della dignità umana.
Il 25 aprile resta un simbolo per le future generazioni: simbolo di coraggio, di resistenza all’oppressione e di speranza in una umanità migliore.W il 25 aprile, W la Resistenza!!!