Dopo il maggio del 2011, quando in Spagna cominciò il movimento degli Indignados – movimento 15 M, che poi ha portato alla nascita di Podemos -, questa volta sono i nuovi “indignados” francesi, giovani disoccupati e studenti che da settimane fanno sentire il loro “Non, merci”.
Il 31 marzo sono scesi in piazza contro la riforma del lavoro, la “loi du travail” El Khomri che sta mettendo in difficoltà sia il presidente del Consiglio Valls che il presidente Francois Hollande.
Dopo il 31 marzo la protesta diventa così #Nuitdebout#40mars (Notte in piedi), nel senso che i giovani, dopo essersi accampati per nove giorni a Place de la République proprio come i loro “fratelli” iberici avevano fatto – per quattro settimane – a Puerta del Sol, lanciano la protesta collettiva il 9 aprile in tutta la Francia, da Tolosa a Lione, da Nantes a Rennes, grandi e piccole città.
Anche in Spagna il 9 aprile sarà # NocheEnPie#40mars. L’appuntamento a Puerta del Sol è alle 18, più o meno in contemporanea con altre città spagnole interessate: Tarragona, Valencia, Saragozza, Salamanca, Murcia, Barcellona.
Ecco il testo dell’appello tradotto per noi da Marcello Goussot che ricorda:
“Liberté liberté chérie combat avec tes défenseur”.
La Francia di Rousseau, Robespierre, Hugo, Jaures. La Francia di mio nonno e mio padre. Non quella dei fascisti e nazionalisti alla Lepen o alla Petain, non quella che vorrebbe Hollande.
Dal 31 marzo noi, cittadini e cittadine, ci siamo incontrati e stabiliti, in assoluta legalità, nelle diverse
piazze delle nostre città.
Questi assembramenti pacifici, aperti e popolari, puntano a ridare valore allo spazio pubblico
per scambiare opinioni, dibattere e costruire insieme.
Malgrado le dispersioni arbitrarie della polizia, malgrado la pioggia e le difficoltà morali,
malgrado i tentativi di infiltrazione e di appropiazione da parte di settori di estrema destra, il
nostro movimento ha riunito ogni giorno e ogni notte migliaia di cittadini e cittadine in ogni parte della Francia e ha raccolto sostegno da tutto il mondo.
Una folla sempre più numerosa di cittadini e cittadine interessati/e, impegnati/e o
semplicemente curiosi/e. Uomini e donne di qualsiasi età, di ogni ceto sociale, passano nei
tanti luoghi dei Nuit Debout, partecipando ai dibattiti e manifestando il loro sostegno.
Se ce ne fosse stato bisogno, questo conferma il fallimento del costante lavoro di esclusione dei
cittadini e delle cittadine condotto dai dirigenti politici e dagli opinionisti nei media.
Perché questa petizione?
Questa petizione non ha altro obiettivo se non quello di permettere a coloro che volessero
partecipare a una #NuitDebout di potersi organizzare e farlo.
A coloro che voglio dare semplicemente il loro sostegno lo possono fare con due clic.
Questa petizione è dunque un mezzo per contarci localmente e globalmente. Vi chiediamo
dunque di firmare e condividere in massa.
Riusciremo a far partire un’esperienza simile anche in Italia?
Se ci uniamo, sicuramente sì!